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venerdì 9 settembre 2016

Avvio stagione 2016-2017

Negli spazi del Laboratorio Formentini, in piena Brera, si avvia la nuova stagione, che si apre con Maurizio Cucchi, poi Bonvesin de la Riva e poi Shakespeare: questo solo a Ottobre.

Poi seguiranno altre serate tese a recuperare il rapporto tra poesia e scuola, tra poesia e musica, poeti recenti che meritano di essere ricordati, ambiti di ricerca e grandi classici.

Vi aspettiamo!

Di seguito le date di Ottobre: 

  • giovedì 13 ottobre, ore 19:30 - LABORATORIO FORMENTINI
    Maurizio Cucchi, “Poesie 1963-2015”
    a cura di Giancarlo Majorino, Tomaso Kemeny, Milo De Angelis

Presentazione del nuovo Oscar Mondadori con tutte le poesie di Maurizio Cucchi a cura di Alberto Bertoni.
"L’opera di Maurizio Cucchi costituisce, come pochissime altre esperienze della poesia del Novecento, un vero e proprio Canzoniere, quasi un romanzo, costruito a partire dall’esordio con “Il Disperso”, pubblicato per volontà di Vittorio Sereni." (dalla Prefazione di Alberto Bertoni)

  • giovedì 20 ottobre, ore 19:30 - LABORATORIO FORMENTINI
    Bonvesin de la Riva e il "Libro delle tre scritture"
    a cura di Maurizio Cucchi

Il poema didascalico di 2108 alessandrini assonanzati in koinè lombarda, considerato uno dei principali testi medievali dedicati alla rappresentazione dell'aldilà cristiano prima della Commedia di Dante, con cui condivide la suddivisione in tre cantiche: la De scriptura nigra, dove si narra «dre dodex pen dr' inferno»; la De scriptura rugia, dove «sì determina dra passion divina»», e la De scriptura aurea, ove «sì dis dra cort divina, / zoè dre dodex glorie de quella terra fina».

 

  • giovedì 27 ottobre, ore 19:30 - LABORATORIO FORMENTINI
    Skahespeare e il tempo
    a cura di Tomaso Kemeny

A 400 anni dalla morte di Shakespeare, interverrà Alessandro Serpieri, professore emerito di Lingua e letteratura inglese. Teorico della letteratura e traduttore, uno dei maggiori interpreti contemporanei dell' opera shakespeariana, Serpieri fu Presidente dell'Associazione Italiana di Studi Semiotici (1979-1983) e dell'Associazione Italiana di Anglistica ((1991-1993) . Lo studioso affronterà il fenomeno straordinario per cui l'opera di Shakespeare non sia confinabile al tempo/spazio in cui visse, ma che sia, invece, sempre attuale in ogni tempo e paese.