“Avevo quarantadue anni e sette mesi, quando una luce di grandissimo splendore, in fiamme, attraversò il cielo aperto e trapassò tutto il mio cervello, e tutto il mio cuore, e tutto il mio petto,  come una fiamma: e non una fiamma che brucia, ma che scalda”.

Visionaria e profetessa, scrittrice e poetessa, guaritrice, teologa, dottore della Chiesa, ma al contempo fragile e incolta donna del secolo XII, Ildegarde di Bingen ha affascinato i suoi contemporanei e continua ancora oggi, a quasi mille anni dalla sua morte, a coinvolgere e ispirare artisti e scrittori.

Benedetta Valtorta, ricercatrice presso la S.I.S.M.E.L. di Firenze, ne ripercorre la vicenda biografica e intellettuale, attraverso la lettura di testi tratti dalla sua vastissima produzione letteraria (qui presentati in traduzione originale e interpretati da Viviana Nicodemo), accompagnati dalle immagini del recente film Vision di Margarethe von Trotta.

La messa in scena di un testo teatrale originale, curato e rielaborato da Daniele Palma e interpretato dalle voci femminili del Coro degli studenti del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, permetterà di riscoprire le suggestioni dell’Ordo virtutum, dramma composto da Ildegarde, frutto di un’età medievale complessa che si esprime attraverso versi, musica e immagini.