rassegna stampa
- mercoledì 24 gennaio 2007
CAPIRE MILANO ATTRAVERSO I LIBRI DEI POETI
- di Vivian Lamarque
dal Corriere della Sera - Milano del 24 gennaio 2007
La Casa della Poesia, nella Palazzina Liberty di Largo Marinai d'Italia, risuonava l'altre sera anche dei vertiginosi versi del grande poeta ceco Vladimir Holan, letto da Marco Ceriani ("Se lui torna / e torna, fate che entri / nella camera in fondo...").
Si presentava il secondo volume del nuovo, ricco Almanacco dello Specchio (Mondadori).
È bello spiare l'arrivo del pubblico: per raggiungere la palazzina, per lasciare la prosa della città e raggiungere la poesia, deve attraversare una terra come di confine, pochi metri tra il verde di giardini di giorno sempre affollati di madri e figlki, ma la sera abitati solo da ombre di alberi addormentati.
Nonostante la luce dei lampioni, ti prende una leggera inquietudine, specie se arrivi da solo e dal lato più lontano, con più metri di parco, di confine, da attraversare.
Poi vedi la scalinata, piena di "poeti fumatori", e ti rassicuri, entri, trovi gli amici, ti siedi, lo spettacolo inizia, ascolti e quasi sempre, tornato a casa, termini la serata con un libro di versi in mano. Per esempio la nuova edizione, ampliata, di "Milano in versi" (viennepierre edizioni), o l'ultima raccolta di Luciano Erba, "Remi in barca", bellissima, o l'inatteso toccante "Canzoniere per la sposa perduta" di Ugo Ronfani.
Libri di poesia in cui anche i lettori più digiuni di versi non faticheranno a entrare, in cui come in uno specchio, come in un Naviglio improvvisamente riaperto a riveder le stelle, potranno vedere rispecchiati se stessi e nello sfondo lei, Milano, Milano, mille volte Milano.