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giovedì 13 febbraio 2014

Poem trailer, incontri ravvicinati tra la scuola di cinema e la poesia

Repubblica, 13 febbraio 2014

IL RUMORE dell’acqua che scorre. Una donna si spoglia e si immerge, ritorna nel liquido amniotico della natura, mentre una voce femminile sussurra versi che parlano di trasformazione e rinascita nel ciclo eterno della vita. Moltiplica le suggestioni della parola in un gioco di specchi con le immagini filmiche Cucchiaio nel sonno, uno dei sei “poem trailer” realizzati dai registi neodiplomati della Civica Scuola di Cinema sui versi di giovani poeti under 40 (questi sono di Franca Mancinelli, classe 1981) selezionati dal festival “Pordenone legge”. I cortometraggi - da vedere stasera alla Palazzina Liberty - cercano di rispondere a una domanda ardita: come raccontare la poesia? E, sulla scia dei più diffusi booktrailer, si inseriscono in una linea tutta nuova che potrebbe aprire la poesia a un pubblico più ampio.

Ma soprattutto sono stati un campo di ricerca e sperimentazione per i tre giovani filmmaker - Elena Baucke, ospite stasera alla proiezione, Gianmaria Sortino e Leonardo Fallucca - che li hanno realizzati col progetto finale di diploma “Immaginare poesia”. Scoprendo orizzonti impensati. «Lavorare sul rapporto tra immagine e testo è stato sorprendente - dice Gianmaria Sortino, 26 anni - Con la tutor Gaia Formenti abbiamo iniziato associando a dei titoli di libri delle immagini. Un esercizio di totale libertà approfondito con Michelangelo Frammartino e Marina Spada. Mentre i poeti che sono venuti a farci lezione, tra cui Maurizio Cucchi, ci hanno insegnato che la poesia non è solo senso, ma anche suono e ritmo, che possiamo decidere di seguire o meno col montaggio delle immagini».

Fondamentale anche il confronto con i giovani autori dei versi, «che ci hanno aiutato a coglierne il nucleo - incalza Elena Baucke, 28 anni - per interpretarli con libertà, ma rispettando il testo e il mondo del poeta». Così, per Cucchiaio nel sonno Baucke è stata «sedotta dalla liquidità dei suoni della poesia di Mancinelli, che mi ha regalato l’immagine dell’acqua», mentre per Brilla corpo kamikaze di Gian Maria Annovi «ho lavorato sul simbolico, sul pudore, evitando di usare immagini sconvolgenti di attentati per andare all’origine, montando in reverse un bombardamento di Falluja del 2004. Sembra un fuoco d’artificio, ma è il segno di un destino compiuto, inevitabile ». Ha lavorato per analogia anche Sortino, «i versi in siciliano di Cantunera di Dina Basso, con le loro parole sporche che parlano di puzza e piscio, mi hanno suggerito riprese disturbanti, con una fotografia sovraesposta, non a fuoco, “sbagliata” dal punto di vista tecnico», mentre per Interni di Azzurra D’Agostino, gli oggetti che ci sopravvivono diventano figure di donne alle finestre di un casermone, che svaniscono lasciando le architetture popolari a mute testimoni del loro passare. Risultati che hanno stupito gli stessi poeti: «Il rischio era di finire nel didascalico o nel ridondante. Invece Gianmaria ha dato ai miei versi una rifrangenza altra, senza tradirli - dice D’Agostino - con un esito artisticamente interessante. Il suo trailer, al di là della promozione del libro, penso possa essere utile ad avvicinare alla poesia un pubblico diverso, quello dei cinefili».

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Palazzina Liberty largo Marinai d’Italia 1, ore 21, ingresso libero, info 0297152112

Cucchiaio nel sonno, il corpo raccoglie la notte. Si alzano sciami sepolti nel petto, stendono ali. Quanti animali migrano in noi passandoci il cuore, sostando nella piega dell'anca, tra i rami delle costole, quanti vorrebbero non essere noi, non restare impigliati tra i nostri contorni di umani.

Una poesia di Franca Mancinelli e un’immagine del relativo poem trailer di Elena Baucke