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mercoledì 24 ottobre 2012

'Luna di notte'

Presentazione del libro di AMOS MATTIO

Libreria Nuova Scaldapensieri, in via don Bosco 39,  Milano.

24 ottobre 2012, ore 19.30

È all’insegna del fato, della luna piena e di un lunatico il romanzo d’esordio di AMOS MATTIO poeta che con questo suo primo lavoro in prosa è entrato nella prima selezione per la candidatura al Premio Strega 2012 e finalista del Premio Stresa Narrativa. Si tratta de Luna di notte, Gremese Edizioni, ovvero della storia di Giovanni: psicolabile e aspirante suicida, nato non a caso trent’anni prima all’una di notte in un plenilunio apportatore di mala sorte.

Appuntamento gratuito – E' gradita la prenotazione
Per informazioni e prenotazioni Libreria Scaldapensieri Tel 02-56816807 info@libreriascaldapensieri 


Di questo romanzo è stato già detto:

"Una grande gioia e un senso profondo di liberazione da tutte le depressive e desolanti letture delle opere narrative che ho fatto negli ultimi anni". Giorgio Barberi Squarotti

Luna di notte è l'esordio narrativo di un giovane poeta, Amos Mattio, che se la cava benissimo non solo per l'eleganza della scrittura ma anche per l'efficacia del gioco di identità complesse che mette in scena, coinvolgendo in una notte estiva due personaggi, colti nelle rispettive, notevoli differenze, ma anche e nei loro imprevisti elementi di affinità. Ricchezza di situazioni, uso del flashback, introduzione dell'equivoco, vivo senso della difficoltà degli umani rapporti danno colore al romanzo. Maurizio Cucchi

E’ notte di luna piena il trenta di luglio in cui Giovanni, il protagonista del romanzo, è giunto a un crocevia della vita: ha trent’anni ed ha un conto in sospeso con la propria esistenza. Ma la luna, complice del suo solipsismo, ha in serbo molte sorprese, tra cui quella di scardinare i progetti immediati e quelli di lunga data suoi e di molti altri. Anna Savastano

La poesia è il punto di forza dell’autore e la si percepisce leggendo le pagine di questo romanzo. Le frasi sono generalmente brevi, periodi semplici e ricchi di contenuto, donando alla prosa la musicalità tipica dei versi, in modo da dare una rappresentazione anche sensoriale a quello che viene scritto, agendo come in un quadro con pennellate a volte decise a volte accennate lasciando così al lettore la possibilità di crearsi una propria immagine delle cose. Stefano Colella

È dunque una grande lezione di umanità quella cui sono costretti le dramatis personae di Mattio, nel surreale caleidoscopio di questa prosa poetica, di questa favola per adulti fantasiosa ma non troppo, dove ognuno presto o tardi si trova a scoprire dentro di sé il mostro, la strega o l’avversario da sconfiggere; e dove si dovrebbe imparare almeno a smetterla con proiezioni, lamentazioni, illusioni. Ma ci riescono o ci riusciranno mai davvero: il lunatico Giovanni, la razionale Marta, la benevola Paola, il millantatore Afio, e l’invidiosa sua consorte, che qui recita l’antipatica parte della casalinga alienata? Francesco Roat

Il romanzo è influenzato dalle atmosfere oniriche-psichedeliche, appunto, tanto che sembra un crocevia tra i romanzi – notoriamente conosciuti – di Arthur Schnitzler e i testi della produzione floydiana (i cui album sono stati giudicati pietre militari della musica popolare del Novecento). Maila Tritto

Onirico: questo l’aggettivo che meglio descrive questo libro. Un viaggio nella mente dei protagonisti, come spettatori principali dei loro pensieri e delle loro emozioni, ma circondati da uno strato di ovatta che attutisce ogni sensazione, proprio come in un sogno. Valentina Bettio